Si parte sempre da un sogno per creare qualcosa di nuovo. Sognare è semplice. Lo impariamo da bambini, a volte continuiamo a farlo da adulti. Tutti siamo in grado di sognare. Trasformare il sogno in realtà è la capacità di chi sa affrontare le grandi sfide con coraggio, capacità e intelligenza.
È nato così Jova Beach Party, la nuova era del live entertainment di Lorenzo Jovanotti, una pagina innovativa nella storia degli show musicali e l’ultima frontiera per la produzione e l’organizzazione degli eventi. Il titolo non è casuale: è un party dove si fondono i successi di Lorenzo con altre canzoni.
È stata la festa più bella dell’estate 2019 e ha toccato tutta Italia, portando migliaia di persone in spiaggia per un’intera giornata, che resterà per sempre tatuata nelle menti e nei cuori della gente. Un party senza una scaletta fissa, con musica sempre diversa da ballare: la band attacca gli strumenti, accende la consolle e si inizia!
un’emozione che va oltre il concerto, il lavoro e l’impegno!
Abbiamo vissuto insieme una grande storia!”
Jovanotti è tornato in consolle come deejay per divertirsi e far divertire. Vederlo cantare e muoversi mette di buonumore, fa venire voglia di ballare. Questo tour è la sintesi estrema del perché ha iniziato a fare questo lavoro.Un salto indietro di 30 anni: proprio da quella consolle in cui “faceva casino” e riusciva a creare un clima di festa era partito Lorenzo, quando fu notato da Claudio Cecchetto che lo volle subito nella sua scuderia di talenti. Fu una delle sue migliori intuizioni. Cecchetto ha sempre riconosciuto e voluto persone e format diversi rispetto alla tradizione, qualcuno che lasciasse il segno, che facesse cose nuove con spirito differente.
Claudio lo scelse come presentatore di Deejay Television, tra le trasmissioni cult di quegli anni, e poi diventò il suo produttore discografico. Il primo album Jovanotti for President fu davvero innovativo e trasmette ancora oggi l’energia e l’entusiasmo del momento in cui è stato realizzato.
“Sei una rockstar – disse Cecchetto a Lorenzo – Tu ancora non lo sai, ma io sì!”
“Avevo ricevuto la chiamata di Cecchetto, il capo dei capi del mio mondo, che era il mondo delle Radio private, dei disc jockey, dei produttori dance, degli innovatori
– scrive Lorenzo nel suo libro Gratitude –
Era settembre, faceva caldo. Claudio mi chiamò alle tre del pomeriggio,
alle quattro avevo già deciso di lasciare tutto e andare.”
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