Strategie di crescita esponenziale per small medium business

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Uomo che ha raggiunto la cima di una montagna

Parola chiave: semplificare

Negli articoli precedenti abbiamo iniziato ad esaminare le fasi della strategia di crescita esponenziale elaborata da Perry Marshall.

La prima, che parte dalle attività di marketing, è l’implementazione del Principio 80/20 che, non solo consente di massimizzare la propria visibilità online, ma anche di profilare al massimo i clienti, acquisirne di nuovi e dominare altri settori.

La seconda fase della strategia di crescita esponenziale, ossia ciò che dà il via al moltiplicarsi vero e proprio della crescita, è il valore che viene creato grazie all’esperienza di un altro utente: il Network Effect.

La terza fase essenziale, che mette il sigillo alla costruzione di un business duraturo, è quella che Perry Marshall chiama la Semplificazione.

Come funziona la semplificazione

La semplificazione è un’attività che riguarda lo sviluppo di un processo interno al business. È difficilmente visibile dall’esterno e quindi i tuoi competitor non possono osservarla né emularla. Proprio per questo va a edificare un vantaggio competitivo tale da creare un “fossato” molto difficile da valicare.

È quello che hanno fatto alcune di quelle che oggi sono diventate le più grandi imprese al mondo. Inoltre, costituisce una strategia praticabile ed efficace anche per qualsiasi small medium business.

Semplificare per dominare un settore

Quelli che oggi sono considerati colossi, sono partiti da un progetto fondato su una vision a medio/lungo termine, in cui sono riusciti a coinvolgere gli angel investor non con la prospettiva di un guadagno immediato, ma con l’obiettivo di andare a diventare i dominatori assoluti di un determinato vertical market.

Il livello di qualità/prezzo dei servizi di Amazon o di Uber è garantito dal fatto che gli shareholder ancora oggi stanno investendo per lo sviluppo di un progetto più ampio, di cui le consegne e le corse non sono che la parte visibile e immediatamente fruibile dal cliente finale.

Gli investitori, in pratica, stanno pagando ¼ del costo delle nostre corse su Uber o della consegna del nostro pacco Amazon. Ma il progetto a lungo termine, quello che tiene i finanziatori saldi ai loro posti e che continua costantemente ad attrarne di nuovi, è l’obiettivo di raggiungere il dominio incontrastato di un settore.
Per Uber è quello del trasporto passeggeri e del trasporto su gomma, in un mercato che nei prossimi anni si avvia ad aprirsi ad una trasformazione con la sperimentazione dei veicoli senza conducente.

È in fondo quello che ha fatto anche Google che, con visione a lungo termine, ha pensato per prima ad una nuova possibilità di sviluppo del business che nasceva direttamente da un processo interno: la disponibilità e la possibilità di gestire enormi quantità di dati.

La strategia di semplificazione per uno small medium business

Cosa fare quando si è una piccola o media impresa che non ha la stessa liquidità da investire o è fondata su un prodotto che non ha la stessa agilità di un servizio online?

La semplificazione funziona altrettanto bene perché, come abbiamo visto, non è una strategia basata sul ritorno immediato sull’investimento in sé. Al contrario, si basa sull’estremo efficientamento di un processo o di un asset già esistente o avviato e che porta ad un livello altissimo di differenziazione.
È proprio quest’ultimo che innesca il network effect, dunque attira nuovi clienti, generando ulteriori introiti da reinvestire, consentendo così di proseguire il processo di semplificazione. Questo consente di raggiungere un punto di massima specializzazione che, a sua volta, riesce a differenziare il tuo business in maniera incontrastata all’interno del tuo settore.
Insomma, creare l’effetto virale è possibile anche quando si opera offline e con prodotti complessi.

A questo proposito, Perry Marshall porta la testimonianza di uno studio legale per cui ha svolto una consulenza, che si occupava di pianificazioni patrimoniali. Una serie di pratiche ad alto indice di burocrazia e complessità. Proprio per questo, si scontrava con un alto tasso di abbandono da parte dei clienti.

La semplificazione, in questo caso, è stata raggiunta con una procedura che ha facilitato la raccolta e la consegna delle informazioni relative alle proprietà. In questo modo, lo svolgimento delle pratiche si è progressivamente velocizzato. A pratiche più rapide è corrisposto un aumento dei clienti che, a loro volta, hanno fatto da referral, innescando il network effect. Così facendo questo studio legale è diventato il punto di riferimento per l’estate planning nella sua area territoriale.

Più il processo viene ottimizzato, più il business diventa autonomo rispetto alla persona fisica che ha dato il via a questo efficientamento. La crescita esponenziale diventa una sorta di automatismo inevitabile.

Ulteriore vantaggio competitivo viene dal fatto che, trattandosi di un processo interno, i competitor impiegheranno molto tempo a recuperare il gap creato, il “fossato” appunto.

La strategia di crescita esponenziale elaborata da Perry Marshall consente dunque di:

  • incrementare il numero di clienti raggiunti a partire dal marketing
  • aprire nuovi mercati più redditizi
  • generare il Network Effect e moltiplicare il numero di clienti acquisiti
  • raggiungere una differenziazione tale da diventare leader di mercato con un business in grado di autoalimentarsi e consolidarsi nel tempo.

Se sei interessato ad approfondire la strategia di crescita esponenziale con Perry Marshall, clicca qui.

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