Marketing Trend: cosa accadrà?

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Marketing Trend
Fonte: neilpatel.com

Marketing Trend: battere sul tempo i competitor

Il tasso di innovazione tecnologica continua ad accelerare e in quest’ottica è fondamentale gettare uno sguardo al futuro per anticipare i trend da seguire per il prossimo anno e cercare nuovi modi per battere sul tempo i competitor. Neil Patel, definito da The Wall Street Journal uno dei più popolari influencer nel web e tra i primi 10 migliori marketer online per Forbes, ha raccolto le tendenze che potranno emergere nel 2020, in modo da riuscire a capire già da ora come possono essere implementate nella strategia aziendale.

#1 Le aziende che fanno affidamento su Google Analytics saranno battute dalla concorrenza

Tutti usano Google Analytics: ci accedono almeno 3 o 4 volte al giorno. Cosa c’è che non va in questo strumento? In realtà nulla: è ottimo, soprattutto considerando che è gratuito. Il marketing, però, cambia continuamente anche per effetto della diffusione di nuovi canali, come la ricerca vocale o di nuove forme di business provenienti da partnership, marketing di affiliazione e webinar. Ciò ha portato le aziende a utilizzare soluzioni di analisi che si collegano meglio al proprio database, come Amplitude. Si assiste a una forte spinta verso la business intelligence. Oggi, l’obiettivo è quello di riuscire ad avere una visione completa di tutti i dati per poter prendere decisioni più ponderate, in modo da poter ottimizzare il valore della propria azienda, anziché le entrate a breve termine. Nel 2020 ci saranno imprese che adotteranno soluzioni di business intelligence, sia a pagamento sia gratuite, come Google Data Studio.

#2 Le aziende ottimizzeranno la ricerca vocale

Secondo ComScore, oltre il 50% delle ricerche nel 2020 sarà vocale. In realtà questa non è una tendenza nuova: tutti ne parlano da anni. L’ottimizzazione per la ricerca vocale è un ottimo modo per ottenere di più dal brand, ma come si potrà trasformare in vendite?

Finora mancavano soluzioni soddisfacenti per capitalizzare il traffico di ricerca vocale, ma poi è arrivato Jetson.ai, che permette di acquistare dai siti attraverso l’utilizzo il voice search. La cosa interessante è che è possibile imparare da ogni cliente, personalizzando le interazioni. Ad esempio, se un cliente continua a ordinare lo stesso dentifricio da un negozio specifico utilizzando la ricerca vocale, Jetson.ai ne tiene traccia in modo da rendere facile continuare a ordinare lo stesso prodotto più e più volte in modo semplice.

#3 Se le mail non convertono più, bisogna cercare canali di comunicazione alternativi

Da una recente analisi si evince che, seppur i tassi di apertura delle email siano rimasti pressoché invariati, le percentuali di click sono diminuiti del 9,4%. Questo significa che l’invio delle email non funziona più? Ovviamente no, ma ciò che le aziende dovranno fare nel 2020 è sfruttare altri canali di comunicazione. Le chatbot decolleranno, soprattutto soluzioni come ManyChat e MobileMonkey, che sfruttano Facebook Messenger e, man mano che saranno collegati a Instagram e WhatsApp, diventeranno ancora più popolari. Inoltre, sempre più persone sfrutteranno gli strumenti che consentono le notifiche push.

#4 I fossati saranno quasi inesistenti, ad esclusione dei brand

Chi è nel marketing, deve aver per forza sentito la parola “fossato” (per approfondire l’argomento, clicca qui!): nel Medioevo l’acqua veniva usata come sistema di difesa intorno al castello. Ogni brand dovrebbe avere un suo fossato: una funzionalità specifica, la struttura dei costi, un vantaggio tecnologico o anche un vantaggio di marketing. Nel corso degli anni, i fossati nel mondo online stanno lentamente scomparendo, per via del fatto che per chiunque è facile copiare. Quale sarà un fossato invalicabile nel 2020 in grado di mantenere la sua forza anche nel futuro? Il branding!

Le persone comprano le Jordan perché amano Michael Jordan. Il suo marchio è più forte che mai, anche se non gioca in NBA da circa 16 anni. Le sue scarpe sono così popolari che hanno aumentato il patrimonio netto dell’ex giocatore, che ha superato il miliardo di dollari. Certo, essere il proprietario di una squadra di basket aiuta, ma la cosa interessante è che dopo la pensione ha guadagnato di più di quanto abbia fatto come giocatore di basket.

Jordan non è il solo ad aver costruito un marchio forte. Pensiamo ai Kardashian. Con un patrimonio pari a un miliardo di dollari, la più piccola della famiglia Kardashian è entrata nella classifica dei ricchi a nove zeri di Forbes, che le ha dedicato anche una copertina. Kylie Jenner è infatti la più giovane miliardaria ad aver costruito il suo impero da sola, lanciando una società con il suo marchio personale. Ecco perché le aziende investono oltre 10 miliardi di dollari l’anno nell’influencer marketing.

Lo stesso vale per società come Nike, Ferrari, Tesla, American Express e l’elenco potrebbe continuare. La sfida per il 2020 è quella di creare un marchio, che sia personale o aziendale: è il miglior fossato che si possa costruire.

#5 Il marketing diventerà un campo di gioco più uniforme: non avrai altra scelta che utilizzare l’automazione

Quando Neil Patel ha iniziato come imprenditore, si è concentrato il SEO perché non poteva permettersi grandi budget pubblicitari come i suoi concorrenti, né di pubblicare annunci a pagamento. Nel corso degli anni, però, le condizioni si sono “livellate”.

Oggi ci sono società finanziarie che facilitano l’accesso a prestiti più alti e con tempi di rimborso più sostenibili; alcune di queste erogano prestiti specifici da investire nelle attività di marketing, consentendo alle start-up, che non hanno un grosso capitale iniziale, di competere.

Infine, molte soluzioni software stanno iniziando a integrare l’intelligenza artificiale in funzione SEO. Esiste, ad esempio, una soluzione SEO automatizzata che aumenta le visualizzazioni di pagina del 60% e fornisce il 21% in più di keywords nella prima pagina.

I mercati diventano sempre più uniformi: se vuoi competere, devi sfruttare l’intelligenza artificiale e l’automazione.

Ma se tutti sfruttano lo stesso grado di tecnologia e l’intelligenza artificiale, come puoi battere i concorrenti?

Dipenderà da tutto il resto: prezzo, servizio clienti, upselling, operazioni, vendite.

#6 Non esistono soluzioni assolute: ottimizza per ottenere guadagni marginali

Molte aziende si sono sviluppate direttamente da un canale di marketing. Dropbox (per approfondire, clicca qui!) è cresciuto grazie ai referral: se inviti i tuoi amici, ottieni più spazio di storage. Facebook importa i contatti dalla tua rubrica di posta elettronica: basta cliccare e invitare tutti i tuoi contatti a utilizzarlo. Aziende come Quora e Yelp sono state costruite con il SEO.

Oggi non è più possibile creare un business esclusivamente attraverso questa modalità. I canali si saturano in modo molto veloce: anche se all’inizio possono funzionare, generando una crescita esplosiva, dureranno solo per un breve periodo, prima che anche i concorrenti salgano a bordo e rendano più difficile l’espansione.

Il marketing si sta dirigendo verso “guadagni marginali”, sfruttando la teoria per cui se avviene un miglioramento, anche solo dell’1% in specifiche aree, la somma di questi piccoli miglioramenti darà come risultato una crescita esponenziale. E così, il marketing passa dalla ricerca del “Santo Graal del marketing”, il canale ideale, al lavorare su un leggero miglioramento verticale sui singoli aspetti.

#7 La personalizzazione è il nuovo marketing

 Il problema attuale del marketing è che, nella migliore delle ipotesi, il 95% dei visitatori non si convertirà mai in clienti. Il motivo non è che il tuo marketing è pessimo o che tutti i tuoi visitor non sono qualificati, ma che il tuo messaggio non si adatta a loro. Attraverso la personalizzazione puoi convertirli in clienti. Un esempio è Amazon: sa già cosa acquisti di solito, quindi ti mostra ciò che pensa tu voglia vedere per migliorare le sue conversioni. E funziona!

Molte aziende stanno anche cercando di personalizzare ogni singola esperienza, sia online, sia offline. Il marketing diventerà un gioco di personalizzazione. Con i costi pubblicitari in aumento, non hai altra scelta che impegnarti a capire in che modo convertire quel 95% del tuo traffico che non ritorna.

#8 Il futuro del digital marketing al Marketing Hyper Experience

Differenziarsi ed essere aggiornati su tool e piattaforme emergenti è importante, ma non basta. Occorre sviluppare una visione globale sul Marketing, acquisire gli strumenti strategici per incrementare il numero di clienti, sviluppare prodotti innovativi, trovare nuovi mercati più redditizi e generare ROI, puntando su budget praticabili e su obiettivi sfidanti ma raggiungibili.

Marketing Hyper Experience è l’evento online di Performance Strategies dedicato a CMO, Marketing Manager, Digital Marketing Manager, CEO, AD, Consulenti e Specialist che desiderano essere aggiornati, direttamente dai massimi esperti internazionali, sulle visioni e sulle metodologie più efficaci oggi, per ridefinire e potenziare la propria strategia di Marketing complessiva e far crescere il business.

In diretta streaming e On Demand, potrai apprendere direttamente da Neil Patel le più innovative metodologie di online marketing per incrementare il traffico, abbattere i costi di conversione e far crescere il business. Clicca qui per saperne di più!

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