Vivi (e guadagna) felicemente con il web

Se vuoi vivere bene, devi lavorare bene. E devi prenderti tutte le soddisfazioni che meriti. Il web non è un gioco, ma con internet puoi individuare una nicchia, far crescere una community e generare bisogni. Come? Ascolta i consigli di Robin Good, il pioniere del marketing online. Il primo, e l’unico, a guadagnare oltre 1 milione con Google.
Lezioni di negoziazione in aeroporto

Questa storia, solo apparentemente romantica e romanzata, è il resoconto di una negoziazione. Esclusivamente non verbale, per la verità, ma condotta in maniera consapevole, strutturata, e molto efficace. E utilizza sei diversi strumenti di negoziazione che sono praticamente invisibili alla maggioranza delle persone. Qualsiasi cosa facciate: non vi chiedete se c’è qualcosa di più?
Prima gli obiettivi, poi il negoziatore

Gli studi hanno dimostrato che in una negoziazione, più le persone sono potenti, meno sono attente ai bisogni dell’altra parte. E questo significa che avranno meno successo nell’ingrandire la torta. È paradossale. Molte società scelgono le persone di grado ed esperienza più elevati per negoziare, quando i membri più giovani e meno potenti potrebbero essere meglio.
L’empatia è molto utile. L’emozione no

Usiamo il termine emozione per indicare quando una persona è così sopraffatta dai propri sentimenti che smette di ascoltare ed è spesso auto-distruttiva. Non riesce più a focalizzare i suoi obiettivi e i suoi bisogni. L’empatia, per contrasto, è quando una persona si concentra sui sentimenti dell’altro. Significa essere coinvolti e simpatetici. In altre parole: l’emozione riguarda voi; l’empatia riguarda l’altra parte. L’empatia è molto utile. L’emozione no.
Trovare soluzioni a situazioni (apparentemente) impossibili da gestire

Anche nella situazione più spinosa, potete cercare di ingrandire la torta. E qualche volta riuscirete. In altre parole, otterrete di più. Se l’altra persona dice: “Distruggerò la tua impresa”, il vostro commento successivo dovrebbe essere: “Ok, ma possiamo guadagnarci di più in un altro modo?”. È una risposta che va contro il senso comune, ma funziona. Se pensate in termini più ampi a tutto ciò che potete scambiare, migliorerete le vostre relazioni.
Imparate dai bambini a scambiare valori intangibili

Scambiare cose di valore ineguale funziona a meraviglia con i bambini. I bambini scambiano valori intangibili tutto il tempo: la mia figurina del giocatore di baseball per la tua biglia; la mia bambola per il tuo animale di peluche. Mentre l’oggetto in sé ha un valore tangibile, la componente intangibile è rappresentata dal particolare attaccamento che qualcuno ha per un oggetto specifico.
La revisione settimanale: riordinate, ridefinite, organizzate

Il mobile working è già realtà, che ci piaccia o no, sta a noi trasformalo in vantaggio competitivo piuttosto che in stress (è qui che la cosa si complica!) D’altronde, non è auspicabile distrarsi dal lavoro che si sta svolgendo pur di mantenere il proprio sistema organizzativo sempre in ordine, ma per permettersi il lusso di buttarsi a capofitto nel lavoro con fiducia e sicurezza bisogna riordinare le idee e aggiornare i contenuti almeno una volta la settimana.
Valori ineguali per aumentare il potere di negoziazione

Scambiare cose di valore ineguale comporta l’aumento del numero totale o del valore degli oggetti coinvolti nella negoziazione, ampliandone la disponibilità per tutti. L’altra parte sarà meno sensibile ai prezzi, la relazione migliorerà, la fiducia sarà maggiore, e la vostra quotazione presso l’altra parte crescerà – sia negli affari, sia nella vostra vita personale. Alcuni chiamano questo metodo “ingrandire la torta”.
Perché molte negoziazioni falliscono (siate autentici!)

Non imbrogliate le persone. Lo scopriranno e il saldo finale sarà misero. Non cercate di essere più duri, più gentili, o qualcosa che non siete. Le persone scoprono gli impostori. Siate autentici, è molto più credibile, e la credibilità è la vostra maggiore risorsa. Se siete di cattivo umore o troppo aggressivi, o non sapete […]
Ottenere di più con la negoziazione, a piccoli passi!

In una negoziazione non esiste la “taglia unica”. Perfino avere a che fare con le stesse persone in giorni diversi, nel corso della stessa negoziazione, può creare una situazione diversa. Dovete analizzare ogni situazione in sé. Medie, trend, statistiche o precedenti problemi servono a poco, se volete ottenere di più, oggi e domani, con le persone che avete davanti. Esistono troppe differenze fra le persone e le situazioni, e non ha senso pensare in maniera così rigida.
Giorgio Nardone: i 7 passi del Problem Solving Strategico

Il Modello di Problem Solving Strategico utilizza il sistema degli autoinganni strategici, in grado di permettere di spingersi oltre alle solite forme di ragionamento nell’analisi di un problema, consentendo, così, di accedere alle risorse della nostra mente altrimenti sedate e facendo sì che l’inventiva personale e la creatività trovino libero spazio di espressione. Quando ci troviamo di fronte a una difficoltà – sia essa personale, relazionale o professionale – la prima cosa che ci viene da fare per risolverla è utilizzare una strategia che ci appare produttiva, magari perché ha funzionato nel passato per una difficoltà simile.
David Allen: il metodo GTD® per migliorare la Performance

Non appena stabilisci l’azione successiva da fare in qualsiasi campo e ti rendi conto che questa richiede meno di due minuti per essere svolta, allora falla immediatamente. Ci vorrebbe più tempo a trascriverla e rivederla in un secondo momento piuttosto che a farla in quel preciso istante. È la regola dei due minuti, una delle principali del metodo GTD® di David Allen, intervistato da Sara Pagnanelli, vice Presidente e responsabile ufficio stampa di Performance Strategies!
Chester Elton: 3 modi per fare networking

Datti un obiettivo: entro tre giorni ricontatta tutti quelli che hai incontrato nel corso della conferenza, collegati con loro tramite LinkedIn, siediti e scrivi a penna un rapido biglietto di ringraziamento con il tuo biglietto da visita dentro – vecchia scuola, ma molto personale e molto efficace. Fai un ulteriore passo avanti, scrivendo nel tuo blog o tweettando quello che hai imparato durante la conferenza e da chi lo hai imparato; e connettiti con i relatori che ti sono piaciuti di più, comunicando loro su quali loro spunti ed idee ti focalizzerai. Le chance sono molte, molte delle persone con cui hai parlato diventeranno amici e forse in seguito anche preziosi contatti nella tua carriera!
Marketing Strategico: la tecnica del Contrasto Percettivo
Nell’attività di vendita il principio del contrasto è una strategia persuasiva di grande effetto. Chi la adotta non fa altro che sedurre il cliente, secondo il significato che questa parola assume nell’accezione latina di se-ducere, portare a sé e dunque attrarre verso un punto di vista differente. Lo psicologo statunitense Robert Cialdini annovera quello del contrasto tra i principi della percezione umana più importanti e ne conferma la validità attraverso una serie di ricerche empiriche da lui stesso condotte. Il programma di osservazione messo a punto gli ha consentito di accertarne l’efficacia, avvalendosi di tutta una serie di esempi che servono a dimostrarne la scientificità.
Quello che ogni venditore ha bisogno di sapere sull’Intelligenza Emotiva

Sebbene essere abili nel vedere le cose dal punto di vista del cliente, e visualizzare i suoi problemi come se fossero i nostri, è un importante capacità di vendita, non è tutto ciò che l’Intelligenza Emotiva comporta. Per avere un quadro preciso della tua mentalità, hai bisogno di considerare quanto sei ottimista o pessimista mentre sei in contatto con le sottigliezze delle tue emozioni, e quanto sei abile a relazionarti e a rimanere in contatto con gli altri. Messi insieme, essi costituiscono la spina dorsale della tua Intelligenza Emotiva e dicono molto sulla probabilità di avere successo nella vendita.
Le competenze del leader che possiede Intelligenza Emotiva

Le qualità legate a questa categoria di “Intelligenza Emotiva” contraddistinguono, secondo il Prof. Goleman, i migliori leader del mondo. Goleman è tra i primi inviati scientifici del New York Times, psicologo e co-direttore del consorzio presso l’Università di Rutgers che incoraggia la ricerca sul ruolo che l’Intelligenza Emotiva riveste riguardo l’eccellenza.
World Master Class 2015: Il Ciclo dell’Alta Formazione

Un programma di Alta Formazione, con i più importanti esperti mondiali di Persuasione, Leadership e Innovazione Aziendale. A corredo tante iniziative per favorire l’incontro di aziende e il networking, in un clima di assoluto coinvolgimento emotivo e di grande ispirazione per tutti.
Come anticipare e gestire le Obiezioni

Identificate ogni possibile obiezione, fatelo con i vostri colleghi, che fanno le stesse cose che fate voi, che affrontano le stesse situazioni. Sedetevi attorno ad un tavolo e fate un bell’elenco delle obiezioni più frequenti – tanto sono sempre quelle – ed insieme a loro trovate riposte adeguate ed efficaci, scambiatevi opinioni. cambio di eccellenze: Best practice. Sviluppate strumenti di vendita che supportino ogni vostra risposta:testimonianze, grafici comparativi, articoli, referenze, dati di fatto significativi.
Julio Velasco: Le caratteristiche del leader

Un leader deve innanzitutto essere se stesso. Un leader che si propone come leader e poi risulta che dietro non c’è, perché è apparenza, non funziona. Il leader è l’elemento di motivazione, perché è lì che controlla, chiede, pretende, ma deve anche rendersi disponibile, quando i problemi li ha un suo collaboratore.