Apprendere facilmente con le Mappe Mentali!

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Nel precedente articolo, abbiamo parlato di quanto sia importante un approccio non  convenzionale per ottenere risultati straordinari in termini di apprendimento ed efficacia. In questo passiamo dalla teoria alla pratica e descriviamo i primi rudimenti per iniziare a realizzare le proprie mappe mentali. Gli usi che potete farne sono molteplici e si applicano a pressoché tutte gli ambiti dello scibile.

 

Che dobbiate fare un business plan o che dobbiate semplicemente dare una riordinata alla vostre idee, che dobbiate prepararvi per una negoziazione o dobbiate impostare un brainstorming con i vostri colleghi, le mappe mentali sono strumenti potentissimi che vi permetteranno di apprendere un maggior numero di informazioni e di avere maggiore chiarezza.

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Ma partiamo con la pratica. Per prima cosa, che decidiate di farle a mano o con qualche software, l’importante è che lo facciate utilizzando il foglio nella sua lunghezza e non nella sua altezza. Cioè il lato lungo del foglio sta in basso, orizzontale. Questo vi permette di sfruttare totalmente la visione periferica umana che ha un’angolazione di quasi 180° da destra a sinistra, mentre è molto più limitata dall’alto al basso. Fate delle prove ponendo le vostre dita ai limiti del campo visivo e vedrete la grande differenza di cui parlo.

 

Dopo aver posizionato il foglio, occorre iniziare con il concetto principale. Mettiamo ad esempio che dobbiate affrontare una negoziazione: al centro del foglio scrivete per l’appunto “negoziazione”. Da qui fate partire verso l’esterno le diramazioni principali connesse alla negoziazione. Ad esempio potreste iniziare scrivendo: “persone coinvolte”, “cose negoziabili”, “cose non negoziabili”. Chiaramente la scelta è libera e potete adattarla ad ogni situazione. Dai primi rami poi si irradieranno altri rami più piccoli che vanno a specificare un concetto. Ad esempio continuando il ramo “persone coinvolte” potreste scrivere “Tizio, Caio, Sempronio” ed elencare per ognuno quello che sapete di loro: interessi, punti di forza, punti di debolezza, spunti di conversazione, qualità caratteriali e così via. Ricordate: quanta più chiarezza farete in fase di preparazione, tanto più sarete lucidi ed efficaci anche nella fase negoziale.

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Direte: “Tutto qui?”. Ovviamente no, le mappe mentali sono molto più che semplici grafici a ramo. Allo scheletro sopra descritto vanno aggiunti particolari specifici e accortezze fondamentali perché le mappe siano veramente efficaci. Tra le cose più importanti c’è l’utilizzo dei colori e dei disegni. Ogni ramo principale deve avere un suo colore specifico (uno o più di uno) e così via anche i rami secondari poi andranno colorati, e non necessariamente dello stesso colore del ramo principale. L’approccio che io preferisco è utilizzare un colore primario per il ramo principale e poi tutte le sue sfumature per i rami secondari. Ma potete scegliere l’approccio che più stimola la vostra mente. Oltre a questo, è anche molto importante che i concetti più importanti siano corredati da disegni. Non è necessario essere artisti anzi, a volte un disegno sgraziato o stravagante sarà ancora più utile di un disegno ben fatto perché lo ricorderete di certo più facilmente. Per questo ho deciso di non inscrivermi a corsi di disegno, alla fine mi sono accorto che le vignette che riuscivo a produrre mi rimanevano impresse in mente molto meglio di immagini standard, magari prese da internet.

 

Vediamo qualche altro consiglio che possiamo darvi e che potete usare immediatamente per iniziare a prendere confidenza con questo metodo. Primo, non sovraccaricare i rami. Scrivete un concetto per ramo, non intere frasi, non abbiate paura che non vi basti il foglio, prendetevi lo spazio che vi serve. Altra cosa importante è non inclinare troppo i rami,  non oltre i 45°, così i concetti che li descrivono saranno sempre ben leggibili e non dovrete piegare il collo in improbabili angolazioni per leggere. L’ultimo aspetto riguarda paradossalmente il punto di partenza della mappa. L’abbiamo lasciato alla fine perché questo è un aspetto soggettivo e potrete trovare il vostro approccio solo dopo alcuni tentativi. In generale, è preferibile partire dall’alto a sinistra e procedere in senso antiorario, ma qui le varianti sono tantissime e dovete scoprire quella che stimola maggiormente le vostre percezioni. Per noi è stato naturale partire da sinistra, ma se vi piace di più fare il contrario sentitevi liberi. Questo è molto importante non solo riguardo l’ordine di lettura dei rami, ma in generale nella costruzione di una mappa. Tanto più riuscirete ad essere particolari e a personalizzare la vostra mappa, tanto più sarete in grado di memorizzarla facilmente.

 

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E ricorda: puoi riuscirci solo se hai gli strumenti giusti per farlo!

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