Ti sarà capitato di sentire l’affermazione: “Lasciami fare l’avvocato del Diavolo” oppure “Se proprio dovessi fare l’avvocato del Diavolo…”, quasi a sottintendere l’onerosità di questo compito. Ebbene, quella che oggi è vista come una “disdicevole” attività intellettuale, è stato considerato in passato come un vero e proprio lavoro.
In passato, quando la Chiesa cattolica doveva canonizzare una persona (vale a dire dichiararla o meno santa) c’era una persona addetta a questo compito nota anche come “avvocato di Dio”. Dall’altra parte invece, c’era l’avvocato del Diavolo, che doveva mantenere una posizione scettica, alla ricerca di difetti e di possibili frodi in caso di presunti miracoli.
La Chiesa, comprendendo l’importanza del compito, sceglieva per svolgerlo alcuni tra i prelati più esperti e rispettati. Questa figura, effettivamente dal nome un po’ sinistro, è stata poi del tutto abolita da Papa Giovanni Paolo II, che ha prodotto santi su scala “industriale” (quasi 500 durante il suo solo mandato).
Cosa ha a che fare questa digressione storica con l’innovazione aziendale? Una domanda lecita: lascia che ci arrivi.
La Chiesa cattolica potrebbe non essere l’organizzazione più innovativa al mondo, ma ha sicuramente avuto alcune ottime idee riguardo al come discutere le cose. Il compito degli avvocati del Diavolo consisteva infatti nel rilevare gli errori ed eventuali prove falsate. Il mezzo tramite cui tale compito veniva svolto era tanto semplice quanto efficace: fare domande capaci di mettere sotto pressione i loro interlocutori. Ed è proprio delle giuste domande che ha bisogno chiunque voglia portare innovazione nella sua attività oggi.
«Vivere sotto pressione cambia tutto. Certe persone le spremi e si svegliano, altre crollano.»
Al Pacino nel film “L’Avvocato del Diavolo”
Come per le persone, il medesimo ragionamento vale anche per le nostre idee. Tanto più saremo in grado di metterle sotto pressione, tanto più saranno temprate e in grado di rompere il muro tra il mondo ideale e quello reale. Se un progetto può essere affossato da un paio di domande, sicuramente non avrebbe potuto sopravvivere al contatto con la realtà.
Un buon avvocato del Diavolo non è solo un bastian contrario, un critico o qualcuno che desidera demolire la nostra tesi a tutti i costi. Tutt’altro. Il suo ruolo è fondato sul desiderio di arrivare alla soluzione migliore assicurandosi però che non siano state prese scorciatoie per raggiungerla. All’interno della Chiesa, il ruolo dell’avvocato del Diavolo implicava una fortissima fede nel processo di canonizzazione, poiché il suo ruolo doveva garantire la santità e la moralità del processo.
Nelle aziende moderne c’è disperatamente bisogno di qualcosa di simile. In primo luogo perché il termine “innovazione” ha perso mordente e si è sgualcito venendo usato ormai da chiunque. In seconda luogo perché è fondamentale mettere in discussione le idee a prescindere da chi le ha partorite: un capo che presta ciecamente fede alla sua vision può essere tanto una risorsa quanto un’arma per la sua azienda. Se pensate che la vostra idea non possa essere messa in discussione, state sbagliando di grosso.
«Il più bel trucco del Diavolo sta nel convincerci che non esiste.»
Charles Baudelaire
Immagina un’azienda dove ci sia qualcuno, o anche più di qualcuno, incaricato di mettere in discussione le nuove iniziative, verificando che non siano frutto di parole vuote ma di valori che possano tangibilmente fare la differenza. In un’azienda come questa, l’avvocato del Diavolo avrebbe il ruolo di assicurare che la voce che state ascoltando sia effettivamente quella dei vostri clienti, e non quella che qualche manager ha immaginato in bocca a loro.
Avere nelle vostre fila una figura del genere vi permette di dare la spinta necessaria ai progetti di innovazione della vostra azienda e al contempo di selezionare solo quelli pronti a spiccare il volo. Sarebbe una sorta di prova del fuoco per le vostre idee, che dovrebbero reggere il colpo di tutte le possibili obiezioni.
Piuttosto di uno che tenda a rassicurarvi, bisogna tenere caro chi – con sano scetticismo – è disposto a mettere in discussione il vostro punto di vista. Il primo forse vi farà dormire meglio, ma il secondo vi farà guadagnare sicuramente di più.
Dietro questa attenta analisi sulla figura dell’avvocato del diavolo e sull’innovazione aziendale c’è nient’altro che Alf Rehn, relatore di fama internazionale inserito nella classifica Thinkers50 dei pensatori odierni più influenti al mondo. Grazie al suo approccio “provocatorio” e fuori dagli schemi, Alf Rehn ti aiuterà a capire come portare il tuo lavoro o la tua attività ad un nuovo livello di innovazione, creatività e competitività.
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(articolo tratto dal sito www.alfrehn.com)